Pingapa ▌PLUS▼

Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Blue Amorosi☻ Nuvola di sterco?

Blue Amorosi
Instantphoto 28 luglio 2019
ore 14.28 pantano di villapiana
sp 253; km 46.5: "Nuvola nera"

Blue Amorosi
Instantphoto 28 luglio 2019
ore 14.29 pantano di villapiana
sp 253; km 46.5: "Nuvola nera"


Blue Amorosi
Instantphoto 28 luglio 2019
ore 14.30 pantano di villapiana
sp 253; km 46.5: "Nuvola nera"

Blue Amorosi
Instantphoto 28 luglio 2019
ore 14.31 pantano di villapiana
sp 253; km 46.5: "Nuvola nera"

Blue Amorosi
Instantphoto 28 luglio 2019
ore 14.31 pantano di villapiana
sp 253; km 46.5: "Nuvola nera"
Nuvola nera di sterco o butano?
Qualcosa laggiù a nord, verso quel cosiddétto paese a nome Trebisacce, su questa ex strada statale 106, al km 46.5 della cosiddétta strada provinciale, ha preso fuoco, adesso arde e crepita, si sviluppa e divampa, brucia, avvampa, fiammeggia e così a guardare da qui affumicato il cielo c’è questa cosiddetta nuvola nera; come se metti il cosiddétto Maestro dello Spirito che vola nella Controra che tira fuori la pipa di radica, cazzo Mastro Saverio che calumet, fa una tirata, fa una boccata, e poi fuma come un turco, qui nel pantano, al limite del delta del Saraceno, Il Maestro di quello Spirito, quel pipatore, o tabagista, fu poi affetto da tabagismo, non gli si inventò a un certo punto una certa ambliopia tabagica? E allora disse basta alla sigaretta nazionale, senza filtro e prese prima il toscanello e poi si fece ciminiera, pipatore a pipa diritta, e spirito adesso affumicò questo cielo che afferisce al cognome della madre, che subito a spirito immediato fece venire i vigili del fuoco, che, ahimè, e petiscono o petazzano addirittura col sistema americano  nel cielo di internet che non hanno l’assicurazione inail, e se puta caso maneggiando l’idrante o l’accendisigaro, la dea Minerva gli ustiona la tuta di amianto? E dalla nuvola nera annuvola il cielo che a libeccio era per quella parte che va verso i mitici ponti di quell’era sul Saraceno così sgombro  di cirri e di strati, cumulonembi e membostrati, va là nemmeno nuvolaglia spiccia, e scuotendo la tovaglia non vide il poeta-visionatore questa nuvola ancor più nera, non carica di pioggia, un nuvolo sinistro, quasi un po’ da combustibile misto, sarà metaldeide, metano, etano, propano, butano, un semplice sterco anzidetto “lubbràno”?