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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Il gioco della barrita ◊ La posa del caffè e la psicanalisi 54

Natalia Gaudio
in una foto di Cacà Lima



Dos barrotas, una barrita y un círculo!
La posa del caffè e la psicanalisi ´54






Un altro anno, un altro mese, un altro giorno, scrisse ancora, non indicava mai la data come Witold Gombrowicz nel suo “Diario” in Argentina, mio Nonno a sua moglie Aurelia, che era una che con le buste delle lettere del Nonno accendeva il fuoco, se era a casa, al paese, non in marina, nel cosiddetto centro storico, o ci si puliva quando la faceva nell’ aranceto in località Vitrano a ridosso della cava di creta: “Ho letto da qualche parte che quello che da noi è il gioco du Zùllaro(1), qui si chiama la Lippa, che pur essendo caduto in disuso, è molto divertente. Si traccia sul terreno un cerchio di 1 m di diametro. Uno dei giocatori è il patrón, l’altro es el síervo. Il padrone, sta in piedi in mezzo al cerchio, lancia in aria un bastoncino, la lippa , ‘u zùllaro, lungo da 6 a 8 centimetri, leggermente affusolato alle estremità e rigonfio al centro. Tiene in mano un bastone, la mazza, lunga da 50 a 60 centimetri: palo, bate o cachiporra, e con questa maza colpisce la lippa, el palito, el bastoncello, la barrita a una delle estremità coniche non appena questa cade a terra per mandarla il più lontano possibile.
Il servo raccoglie la barrita, così la chiama anche la cartera quando viene a giocare con me, e, come il padrone, la lancia in aria e la colpisce con una maza identica a quella del padrone: la barrita vuela lejos, esta por entrar nel círculo.
El patrón brandisce la sua mazza, la cachiporra, per colpire la barrita prima che questa tocchi terra per impedirle di posarsi nel círculo.
Si la cartera è riuscita nel proprio colpo, segna 1 punto e le parti sono invertite: fa la patróna e io la servo.
Se però la barrita cade fuori dal círculo, il padrone lascia il proprio posto, cambia posizione e va a colpire la barrita a una delle sue estremità in modo da farla piroettare, o parrotteare, 3 volte. Mi disse la cartera una volta: ‘¡Párrotala bien la barrita, calabrés!’
Se non vi riesce, rimette la barrita in gioco come all’inizio della partita. 
E io sto nel cerchio e la cartera sta fuori per raccogliere la barrita e lanciarmela in aria: 
‘¡La barrita vuela sobre la cabeza de Parrot!’
Quella matta vi riesce sempre e segna 1 punto e ritorna nel círculo mentre io che faccio il servizio tento nuovamente di farvi entrare el palito, el parroncello, lo chiama la cartera
Ma, se è per questo, lo denominò anche “el barrote”, che richiama “parrotë”, ed è la sbarra, la spranga: 
è un po’ esagerata la cartera, ne convengo, ma aquí lo spazio è infinito e deserto e la densità de la cachiporra pari quasi allo zero oltre il kilometro quadrato.
Vince chi segna il maggior numero di punti entro un tempo determinato, un’ora, anche tre, un pomeriggio intero.
2(dos) sono i giocatori; 
2(dos) le mazze
1(una) la barrita
1(un) pezzo di carbone.”
(1)                Cfr. sul “zullaro” il testo di V.S. Gaudio qui su ´Uh Magazine 2013/09