Pingapa ▌PLUS▼

Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

░ L'aoristo di lato

Instantphoto by Blue Amorosi
Meisterpunkt
26 aprile 2019
ore 10:47

Instantphoto by Blue Amorosi
Meisterpunkt
26 aprile 2019
ore 10:46

L’aoristo e il reale così costretto
 La foto è piena, satura di dettagli inevitabili, e l’haiku no, ma nell’una e nell’altro tutto è dato tutto d’un tratto.
L’erba, così ripresa, di lato, pare, e la nebbia, è questo o che cosa c’è là dietro o nel grigio del cielo, l’ellissi, la litote, una forma al presente, che cosa manca, e allora lo sguardo che cosa recupererà di quell’aoristo, che è pur sempre un passato semplice, definito? Ma definito da che cosa, dall’erba che, così ripresa, o stretta al cielo così grigio, che cosa tiene, o quanto mantiene del suo colore?
Ma, fatta così, davvero la foto è obbligata a dire tutto?
Epifania del momento, in cui il reale è sollevato, tanto che il visionatore, così tenuto e stretto, sia costretto ad un certo momento a posarvi, a deporvi che cosa? Che cosa potrò dire di questo reale così grigio e così chiuso tra grigio e erba, e sarà, dicendolo, ancora nella naturalità della Umwelt?
Posso pensare che là dietro chi ci andrà a pisciare? E poi come farebbe a tornare indietro, senza bagnarsi le scarpe?