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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Uno studente di belle arti a vita & V. S. X [Franz] 📖

 

Carlo Pava

uno studente di belle arti a vita [racconti] [2000-2021] [dado tutto bianco] Edizioni SimpleMacerata 2021

Copertina dell’autore Fto 14x20; pag.312



📧 Carlo Pava


Questo racconto è estrapolato da un mio libello ad andamento saggistico-narrativo appartenente al periodo 2000-2021. Come il solito i rari personaggi [scrittori e artisti contemporanei più o meno da me conosciuti e/o frequentati] vengono indicati con il nome di battesimo, o dal loro pseudonimo sintetico, seguito da X e da Franz tra parentesi quadre,  con alcune eccezioni se si tratta di autori del passato, p. e. Lord Byron, Hans Christian Andersen, Oscar Wilde, Bram Stoker, August Strindberg, et cetera. Poiché capitava di nominarti, ti sottopongo questo pezzo per correttezza: se non hai nulla in contrario, lo destino alla pubblicazione, tutt’al più con minime varianti formali in sede di revisione definitiva: imminente. Immagini: tre miei cartoni della serie dei “graffiti domestici”, cm 70x50 o 50x70.  

 Quarta di cover

uno studente...pag.217
una mostra collettiva nella
Biblioteca Cantonale di Lugano

 

Una scheda riguardante una mia pubblicazione stampata in un volume in una piccola tiratura aperta [una decina di esemplari n.n.]: infatti, non apprezzavo più le sculturine in forma di libro disgregato, anomalo, un oggetto realizzato con materiali poveri per significarne il declino, la fine, rien ne va plus. Il titolo: “scatole vuote – viaggio – la Banda del Colosseo”. Introvabile, da ritenere inesistente, in nessuno spazio, annullato nel tempo, per limitarsi a giudicare i frammenti salvati dalla corrosione e dall’oblìo. Con una sequenza di vignette a collage digitale e/o come pagine di grafica computerizzata, concepita come un anti-fumetto a carattere storico-politico-civile [chiunque poteva riprodurlo in toto o scegliendo le parti preferite, o nulla di nulla, queste sono parole al vento, un racconto]. Il tentativo di inaugurare una concezione rinnovata, oltre e dopo la proliferazione esagerata fino all’asfissia, i rinoceronti in massa in corsa lungo le vie delle piccole e delle grandi città, dieci, cento, mille, diecimila, con il corno come una lancia in resta. 

 

Riallacciandosi, quindi, alla tradizionale nozione di “edizione originale” ma in sintonia con i presupposti estetici non compiutamente formulati o, confessandolo in pieno, oscuri, ignorati da me stesso. Associavo a tale trend preferito, i formati quadrati, i piccoli quadrotti, di V. S. X [Franz], con poesia e narrativa, con testi letterari alternati a immagini, quasi una frantumazione della lingua italiana o, meglio, di tanti linguaggi forestieri, il più delle volte misti, dall’erudito al popolaresco, e così via nella mia incompetenza e nell’incapacità ad analizzarli. Però quando li ricevevo ne approfittavo per fotografarli come still life alla luce naturale, all’interno o all’esterno, o con luce artificiale. 

 

una signora con il naso interessante

studente di belle arti a vita

graffiti domestici