Serge Pey
STORIE SARDE
di animali particolari,
di delitti e di speranza
traduzione di Giovanni Fontana
Ed. Fermenti, Roma 2021
€ 16,50
Nel
bene e nel male, i protagonisti di questi racconti di Serge Pey sono gli
abitanti di Nurine, un piccolo centro immaginario da cui si dipartono percorsi
montani, aspri e tortuosi, tanto fantasiosi quanto emblematici, che vanno ad
individuare luoghi reali nella geografia di un territorio il cui baricentro è
Gavoi, cittadina che affonda le radici nel neolitico, che fece parte del
giudicato di Arborea e che raccoglie di fatto un patrimonio denso di eventi e
di personaggi. Coprotagonisti nelle narrazioni sono gli animali, con i quali il
rapporto della gente è stretto, avvolgente e talvolta inesorabilmente serrato
nel gioco perverso della subalternità, che può assumere tinte drammatiche
quanto grottesche, che può essere ironico e nello stesso tempo edificante
attraversando trasparenti simbologie, in situazioni che però rasentano
l’assurdo. Nei racconti si scoprirà come si possa essere il sosia di un cane o
come un cane possa testimoniare ad un processo, come si possa essere
l’amante di una mula o il tutore di un corvo, come un topo possa
diventare un incendiario o perché il cadavere di un serpente sia stato
seppellito in verticale, come le lucertole siano la parola dei morti e come le
api li amino ricercando parole nelle loro bocche, come i passeri possano
essere in carcere senza perdere la libertà, come sia raffinata
l’intelligenza della volpe, perché un’anatra sia stata stuprata su un
palcoscenico o perché l’eternità sia «un lupo che insanguina gli ovili
con la sua fame inappagata».
Nato a Toulouse nel 1950,
figlio di profughi catalani fuggiti dalla Guerra civile spagnola, Serge Pey,
scrittore, poeta, artista plastico, è uno degli autori di punta della Poesia
d’Azione. Osservatore attento delle tradizioni sciamaniche, è uno studioso
della cultura amerindiana, ma nello stesso tempo il suo pensiero poetico
affonda le radici nell’humus provenzale, nel cante jondo, nella storia
dell’eresia catara e nello spirito anarchico. I suoi scritti poetici, narrativi
e teorici sono permeati da un costante impegno civile e politico, dalla
riflessione sul tessuto sociale in chiave etnologica e da un atteggiamento
filosofico basato sulla funzione del poeta e sul ruolo della poesia al di fuori
delle pagine del libro.