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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Giovanni Fontana 📖 PAYSAGES

 

Giovanni Fontana

PAYSAGES

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(…)

 

3. La forma antagonistica, o paradigmatica, non ci sono dubbi,

sembra che sia in qualche modo legata all’Album, che, scrisse e disse Barthes[i][v] :

praticato da Mallarmé e vivamente condannato da lui.

Che ha, l’album, il circostanziale e il discontinuo, per la pagina di Mallarmé

e il foglio, a lato, a specchio, per la poesia visiva di Fontana.

Divagations di Mallarmé: “Un libro come quelli che io non amo, quelli sparsi e privi di architettura”,

è rapsodico, ed è spezzettato e cucito; la scrittura per frammenti e questa versione monosintagmatica dell’haiku,

sembra così che, guardandola, una poesia visiva di Giovanni Fontana viene nell’orecchio Schönberg fra struttura e metodo,

e John Cage che dice: “Non è una questione di struttura, è ciò che io chiamo un metodo.

Il metodo consiste nel camminare con il piede destro e con il piede sinistro, il destro, poi il sinistro:

si può camminare così con i dodici suoni, non è vero? Oppure con il contrappunto. “

Va da sé che la struttura, nella poesia concreta di Giovanni Fontana, è la tonalità,

e di nuovo fa pensare all’Album, che è atonale, senza cadenza,

forse per la sua monosintagmaticità verticale, per questo salta all’occhio la Parola,

e con essa il fantasma di scrittura, ed è avvinghiata al meridiano, dell’autore o del visionatore,

tra fragilità e iconicità: per non scivolare, lungo quello stesso meridiano, verso la deflazione,

che tanto impensieriva Mallarmè per  la notazione da Album.

(...)

 

da V.S.GaudioLa forma breve, il metodo di parola, l’Album, la velocità della mano e il fantasma di poesia visiva

Uh Magazine 2019/12



 

 


Giovanni Fontana

PAYSAGES

la favola breve dei sensi confusi [tavole 1989]

Introduzione di Eugenio Miccini(1989)

FONDAZIONE BONOTTO 2021

edizione numerata e firmata


Giovanni Fontana

PAYSAGES

quarta di copertina

copia 28/100

per Vuesse Gaudio