Pingapa ▌PLUS▼

Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Disvelamento neogotico ↪Carlo Pava

 

Carlo Pava

disvelamento neogotico





Se sia narrative art non so, una tendenza abortita delle belle arti di qualche decennio fa, la storia come le macerie fotografate frammento per frammento, un giardino abbandonato e invaso dai rovi, dei cinque sensi l’olfatto disgustava di più. Lo testimoniavano tre vignette digitali del periodo 2009-2011, quando la Costituzione Italiana veniva cancellata articolo per articolo, una disgregazione programmata da tempo, forse al momento stesso della sua redazione da parte dei Capi Perdenti al servizio dei Capi Vincitori, gli alleati nemici nella finzione della cacciata dei nazi-fascisti sottolineata o, meglio, marcata e rimarcata, con i bombardamenti nelle città della popolazione inerme e massacrata in rima, tutto per prendere il loro posto, non solo là ma anche istituendo una famosa Organizzazione Guerrafondaia per la pace, così con un ossimoro dopo l’altro finché non restava più niente o molto poco nel Regno della Morte, sabbia, steppe, e per secoli affioravano i resti umani in parte amalgamati con materiali inorganici, finita la loro utilità come concime.