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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un linguag

Miss Leopolda Fat e il dott. Otto Commenda ↪ Carlo Pava

 


Carlo Pava

Leopolda Fat e Otto Commenda prima dell’avvento della moneta digitale

Quando la moneta funzionava come moneta poi diventava di moda farsi regalare le carte di credito in un periodare dalla dubbia regolarità morfo-sintattica per non parlare della punteggiatura come in questo caso elementare. Le signore e i signori, per le pari opportunità del linguaggio politico e quindi giornalistico, se aspiravano a diventare badanti senza virgolette assumevano il ruolo di fidanzate e di fidanzati [le amanti e gli amanti della parlata pedestre, leggermente volgare, del passato, senza preoccuparsi dei nomignoli attribuibili con facilità se si teneva conto della differenza di età in rima: ganze e ganzi, cacciatori di… come nel Satyricon di Petronio Arbitro [gli acchiappa-eredità nella città dei quali, nell’Italia del Sud, ossia


nell’ex Magna Grecia, a Crotone, i nostri eroi arrivavano durante le loro avventure con Eumolpo in testa, finto naufrago con la necessità di ritornare in Africa a controllare le proprie immense ricchezze, un anziano malandato di salute, per di più al giorno d’oggi un single]. Oppure: mignotte in pectore, gigolò patentati, escort[s] per entrambi i sessi. Infine, nel periodo 2000-2030, nei programmi del neo-nazifascismo globalista d’Occidente subentrava la moneta digitale e tutto veniva rimesso in discussione: il denaro acquisito d’ufficio dalle banche, se il cittadino sgarrava [secondo il linguaggio mafioso], con un clic virtuale nelle stanze del Potere si ritrovava nullatenente e homeless da un giorno all’altro, presto la morte e la metamorfosi in concime ecologico.

Anni prima, Madame de Saint-Ange e il socio Franz Mensch von Heimweh, gasati dopo una gang bang, inscenavano una scenetta di teatro nel teatro in salotto, quella di Leopolda Fat e Otto Commenda, rétro quanto puerile, si sa, a volte la psichedelia rincitrulliva invece di aprire squarci di conoscenza filosofica, neppure le sniffate, il fumo legalizzato, la marijuana in un gergo via via rinnovato negli ambienti giovanili, l’erba [rievocante il green trend o, meglio, i prati e i boschi di una natura incontaminata] o maria o “m…da”, più forbita la “merdre” di Alfred Jarry, o peggio, continuando fino al silenzio e alla pagina bianca, cartacea o non cartacea.

Studi e mini-storyboard buttati giù in fretta, perfino l’ipotesi di una vista da guardoni dall’esterno attraverso la finestra della loro casa futurista, Franz Mensch con l’idea fissa sui rapitori di Isotta [anche una copia su carta scadente per una prova-colore], Grigio Grriggio con la sua solita battuta con un punto esclamativo [inesistente nel greco classico], quando scemava la fede nel fumetto.