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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Quelle che la Bianca Deissi | Natalia Gaudio

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Gli schemi verbali e i sintagmi nominali dell’IC di Natalia Gaudio

La ginnasta brasiliana, a differenza di Sonia Braga che è(era) una normobrevilinea mesomorfa, è una longilinea ectomorfa, essendo alta 1.70 e con un peso forma attorno ai 56-57 chilogrammi; l’indice costituzionale dovrebbe essere pari a 49.41: circonferenza pondus 84 x 100= 8400 : 170= 49.41; l’indice del pondus, stando così l’altezza e con il peso posto a 57 chilogrammi, sarebbe questo: 170 – (57+84=)141=29, che è compreso nella forchetta del valore medio compatto ( il valore va da 31 a 27, il dato numerico decrescente innalza il valore medio verso il valore medio-alto). Dando all’indice costituzionale[=IC], per ogni cifra, la lettera dell’alfabeto mnemonico, avremmo un determinato schema verbale: 4=R; 9=P o B; 4=R; 1=D o T: 49RaBo, che è “coda”, “sedere”, “manico” ; 41RéDea, che è “redine”, “briglia”: avremmo: A rédea do rabo= la briglia del sedere; la briglia del manico; oppure: il sedere-briglia, la coda-redine. Dando per 49RiPa, avremmo “asse”, “stecca”; e per 41RiTo, che è “rito”: il rito dell’asse o l’asse-rito, la stecca-rito, il rito della stecca. 41 può essere anche ReDe, che è “rete”; o “RoTa”, che sta per “combattimento” o “rotta”: tanto che per 49.41= Rabo. Rota: avremmo la rotta del manico o della coda; o addirittura RoDa, che, essendo “ruota” e “cerchio”, costituirebbe lo schema verbale paradigmatico della ginnasta e del soprannome dell’avo del poeta-visionatore omonimo. 41=RoDo, come “pala di legno” raddoppierebbe il “manico” che è 49 come RaBo.


da: La posa del caffè e la psicanalisi 27   Sonia Braga e l’hula-hoop di Natalia Gaudio





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