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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Quelle che a Bragalla  Quella di Avola | 6. La linea del doppio (-phi)

girl in passenger seat

£ La pelle delle gambe, innanzitutto, forse è per questo che fuoriesce quel commento imperativo “taste the asphalt young man”: l’asfalto della pelle lungo il road movie di R. lungo quelle gambe come se fossero la strada provinciale 28, che, è incredibile, è speculare al 28, che è la medaglia viva, che abbiamo tirato su in “Quella di Avola| 2. Chairshummulon” . Nel “taste the asphalt”, c’è dentro il “ph” , che non è altro che il doppio (-phi) di R.: assaggia, gusta, l’asfalto, la pelle del suo doppio(-phi) young man!
Poi, la mano, o le mani, con la destra nel gesto che posiziona gli occhiali da sole, quindi ridireziona o focalizza la finestra, e così mostra la linea del suo doppio (-phi), che è come se fosse la strada numero 28, anche qui R. è seduta e quel che attiva nel visionatore è la scena del piacere singolare fatto in piedi: 
si alza, 
esce dall’auto, 
e senza che chiuda lo sportello aspetta che venga ripresa 
da quel lato, 
là dietro, 
in piedi.
L’anello, o bracciale, della caviglia e gli anelli del braccio della mano della linea del doppio (-phi), riporta il visionatore dentro per fare il piacere singolare tra la 5 e la 7 , ricordate? Tra la “catalana” e le “gambe incrociate”,  fino alla 37, la bestia a due teste, che è essenziale se non altro per quanto lei indichi, sulla strada, la linea doppia nel palmo della mano che focalizza l’angolo della finestra, per il visionatore che deve darsi il gaudio. 
Per ottenere la somma cabalistica del 28, invece della 33, che, essendo qui in una finestra così aperta, non può più essere in scena come “misteriosa”, potrebbe essere fatta e addizionata la 6, la “sultana”.
Da un altro commento: “very cool, very sassy”, fatto questo piacere singolare multiplo, il poeta-visionatore avrà , sulla strada provinciale della linea del doppio (-phi) di quella della R.(eduplicación), messo in scena, o assaggiato, gustato, assaporato l’asphalt del doppio (-phi), lo schema verbale afferente al “very gaudy”.