1. L’haiku
si avvicina molto al noema della foto, disse quel 17 febbraio 1979 Roland
Barthes al Collège de France[i]: “È stato” →anche il cinema, che sequestra la affidabilità della
foto, la stravolge a vantaggio di una illusione; l’haiku lavora una materia eterogenea per renderla affidabile e
produrre l’effetto dell’”È stato”.
Nel fumetto,
c’è il noema della foto?
Il noema
del cinema?
Il
noema del fotogramma?
Poi, Barthes: l’haiku dà l’impressione, non è la certezza, che ciò che è enunciato
ha avuto luogo, assolutamente contingente.
Il contro-fumetto
di Pava, che noema ha?
C’è un fatto e la sua abolizione? Vi sembra
che Franz Mensch sia obbligato a dire tutto, e quella zoccola di Madame de
Saint’Ange dentro quale manifestazione dell’essere la ficchiamo?
Posta nel suo bordello in quanto “Gloria” vi pare che possa essere come la
foto obbligata a dire tutto? O a dare tutto?
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Giancarlo Pavanello
le avventure di Franz
Mensch
[svestire gli ignudi] →la nuova spilla di un’amica di Madame de Saint’Ange: pag.37 dado tutto bianco 2017.
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(...)pag.38
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(...)pag.39
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2. C’era una sua amica e quella spilla, nel
mondo immondo[ii]:
→“più osservo la realtà e più osservo i
dettagli del mondo immondo…più resto impietrita”: ˃Me la vedo come l’aoristo, passato semplice, definito,
come figura potrebbe divenire una controfigura di una mia Aurélia Steiner[iii],
che, anche lei, non è obbligata a dire tutto, quindi non è come una foto, dice solo quel che gli fece dire
nel mondo immondo, 2017, l’autore,
nella stessa forma breve di una foto.
Più la osservo, più mi fa pensare a un’Aurélia Steiner, sarà che con quegli
occhi, più ha guardato la realtà più
adesso mi sta guardando, più resta impietrita come un’Aurélia Steiner, e perché
mai?
Sarà che a me pare che sia dentro il noema della foto: →la guardo, penso: ◊“E’ impietrita
nell’È stato”, in quello stesso mondo immondo, avrà desideri di ellissi e litoti come i miei, la metterò in un mio
piacere singolare[iv]?
Esce dal bordello di Madame de Saint’Ange e viene a farsi nel mio piacere singolare con tutto quel noema in cui si è impietrita?
Il tempo dell’haiku, invece, è il perfetto.
Con
la nuova spilla
fu reale
il mondo immondo
così
restò Aurélia Steiner
Cosa è sollevato, il mondo o il reale?
Lo sguardo
o il naso di quella figura?
Cosa è stata a casa di Madame ?
Pietra
del
linguaggio o della carne, con quale pulsione
di Leopold Szondi?
Ha il tocco-spilla,
o il punctum, o, forse, semplicemente è →la
sollecitazione della pietra, e sicuramente agli occhi del poeta attraversa un mondo, anche quel mondo immondo, e, cazzo, allora
sì che gli si pietrifica come analemma
esponenziale del suo oggetto “a”!
3. Le amiche di Madame de Saint’Ange e
questi sono i prezzi di mercato per le 4 parti anatomiche[v]:
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Un'amica di Madame
de Saint'Ange
©carlo pava |
la co-presenza[vi]
delle parti femminili e del feticismo, l’importante è che non vi siano
congiunzioni, e si possa però trovare un legame istantaneo, e tuttavia separato: niente logica→piede,
pezzo di culo, testa, mano con penna o pennello, e poi: un vuoto, una ellissi, una falsa
connotazione, di lei si dirà: uccisa dal linguaggio, mano su mano, chiodo, croce, crocifissione,
la sensazione di sorpresa, e all’improvviso il falso aoristo, e figurati il perfetto dell’haiku, e adesso ═ che cosa vi racconto?
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8^ tavola
MdS al collezionista
©carlo pava |
4. Da qualche parte, c’è pronta un’ottava
tavola:
Madame de Saint’Ange →al collezionista:
“il nostro pezzo più costoso:
un poveraccio che abbiamo pagato
per crocifiggerlo: si è immolato
per aiutare la sua famiglia molto indigente”,
→due
calici di Martini rosso o sangue,
il cartellino: 350.000.
5. Forse, questa amica della nuova spilla
sarà l’amica di Isotta, e se fosse un’Aurélia Steiner, a casa di Madame
de Saint’Ange con Isotta, tutt’e due
nel piacere singolare di Franz Mensch, addirittura insieme a Madame:
Isotta, con la pulsione “s”[vii], bisogno di aggressività
e di ratto, per via dell’erotismo sadico: →in sintomatologia sta tra sadomasochismo e feticismo, tra spirito realista e spirito di distruzione,
colonizzatrice e cacciatrice, boscaiola
e taglialegna, anche carrettiera e domatrice;
l’amica
impietrita, dentro la pulsione “e”
dell’erotismo uretrale e la sua etica
ambulatoriale: buona, dolce, aviatrice e ferroviera, anche
pompiera e igienista;
Madame
de Saint’Ange
è quella dell’erotismo anale, con la
sua pulsione “d”,
che è quella del bisogno di acquisizione e
di trasformazione:
persevera e colleziona: è infedele, è
prodigale, manca di misura, e al contrario, per via della paratassi,
tra economia e avarizia, antiquaria e guardiana del museo e del
bordello, collezionista d’arte e feticista, banchiera del (-phi), ma anche netturbina buona per l’economia
politica; →la sintomatologia: dall’assenza di freno,
sempre in depressione, tutta nel feticismo
fino al furto.
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©carlo pava
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6. Isotta,
nella pulsione “s”, potrebbe essere
di volta in volta rapita da un macellaio, o uno scalpellino, un coltellinaio, un taglialegna, se non uno
scultore o un ginnasta, un cacciatore, così come è stata rapita dai cacciatori di
teste metropolitani.
Il suo erotismo sadico congiunge
autoconservazione e dono di sé.
L’amica
di Isotta, mettiamo che sia una Aurélia
Steiner come ═quella impietrita→
nel controfumetto di Pava, è quindi a trazione uretrale, per via della pulsione di sorpresa, difatti ben presto ci si avvede che è una accumulatrice di affetti brutali:
collera, odio, rabbia, desiderio di vendetta, invidia, gelosia.
Di conseguenza, sostituisce Isotta con
Franz Mensch alias Tristano, è una questione etica e ◊ del rombo di Lacan, difatti nel bordello di Madame de
Saint-Ange era ed è nei piaceri singolari
di personaggi con ruoli esplosivi, sacerdotali e ambulatoriali(autisti, aviatori,
ferrovieri, tassinari, mezzofondisti, ostacolisti caduti sull’ultimo ostacolo o il penultimo come→Susanna Kallur, ecc.).
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tavola casa giardino
Madame de S |
7. Madame
de Saint’Ange , la bordellista a pulsione “d” è come se avesse deposto
il linguaggio, nel senso che fa a pulsione anale, ═ depone, pone, e quindi impone o fabbrica, produce, è la fautrice
dell’economia politica, se
andiamo a vedere, lei entra nei piaceri
singolari di soggetti che vanno dal banchiere al netturbino, dal
gastroenterologo all’antiquario, dal guardiano di museo al collezionista d’arte, dal pittore
iperreale al venditore dei cataloghi di artisti sconosciuti dell’arte povera.
Fa nodi al reale e al (-phi) dei
frequentatori e dei semplici visitatori della sua Heimlich-House.
8. Nel
noema, tra foto e haiku, così potrebbe rendersi
affidabile e produrre l’effetto dell’ “È
stato”, l’amica
di Isotta, che ha tratti, o è esattamente l’opposto, di quell’amica
di Madame de Saint’Ange del cosiddetto “mondo
immondo”:
Sta
nell’aoristo uretrale Aurélia
Si pone
all’occhio di Franz
Nel
nageur-tipo Maison Lejaby
! v.s.gaudio
[i] Roland Barthes,
Incontro del 17 febbraio 1979→R.B. La
préparation du roman, I. Notes de cours et de sèminaires au Collège de France
1978-1979, Éditons
du Seuil 2003.
[ii] Giancarlo Pavanello,
le avventure di Franz Mensch[svestire gli ignudi]→la nuova spilla di un’amica di Madame de
Saint’Ange: pag.37,38,39,dado tutto bianco 2017.
[iii] Aurélia Steiner, personaggio di Marguerite Duras, è diventata in questo XXI secolo un
attante
di V.S.Gaudio: vedi la
Collezione Aurélia Steiner, in edizione speciale, numerata e firmata dall’autore,
Uh-Book.
I libri di Uh Magazine.
[iv] Cfr. Harry Mathews, Singular Pleasures, POL éditeur 1983; trad.it. Es 1993.
[v] Dal seguito, ancora
incompiuto, di Madame de Saint’Ange, Franz Mensch e Isotta: qui pubblichiamo
alcune tavole di
Giancarlo Pavanello ═
Carlo Pava, tratte da sequenze di cui abbiamo i titoli e i relativi
frontespizi.
[vi] Cfr. sempre Barthes, in
quell’Incontro del 17 febbraio 1979, di cui alla nota 1.
[vii] Leopold Szondi,
La teoria pulsionale, in: L.S.,
Introduction à l’analyse du destin,
Editions Nauwelaerts, Louvain 1972; trad.it. Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma
1975.