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Il mondo non è banale? ░ Il linguaggio conveniente del Sublime Prefetto

¨ Sutta  (vedico: s ū tra; letteralmente: filo * ) del linguaggio conveniente del Sublime Prefetto ** Mia Nonna dello Zen così ha udito: una volta dimorava il Sublime Prefetto presso la Basilica di Sant’Antonio, nel codice catastale di Padua. E il Sublime così parlò: “Quattro caratteristiche, o mio bhikkh ū *** , dirigente dell’area del decreto di espulsione e dell’accoglienza e dirigente anche dell’area degli enti locali e delle cartelle esattoriali e dei fuochi d’artificio fatti come Buddho vuole ogni qualvolta che ad esempio si dica “cazzo di Buddha” o anche “alla madosca” o “gaudiosissimo pelo”, deve avere il linguaggio conveniente, non sconveniente, irreprensibile, incensurabile dagli intercettatori; quali quattro? Ecco, o mio dirigente che ha distrutto le macchie: un dirigente d’area parla proprio un linguaggio conveniente, non sconveniente, un linguaggio conforme alla Dottrina del Governo, non in contrasto con essa, un linguaggio gradevole, non sgradevole, un lin...

Il noema del contro-fumetto ▒ La posa del caffè e la psicanalisi 58



Il noema impietrito del contro-fumetto
Dal seguito parziale e inedito di
le avventure di Franz Mensch
di Carlo Pava

La posa del caffè e la psicanalisi !58

1. L’haiku si avvicina molto al noema della foto, disse quel 17 febbraio 1979 Roland Barthes al Collège de France[i]: “È stato” →anche il cinema, che sequestra la affidabilità della foto, la stravolge a vantaggio di una illusione; l’haiku lavora una materia eterogenea per renderla affidabile e produrre l’effetto dell’”È stato”.
Nel fumetto, c’è il noema della foto?
Il noema del cinema?
Il noema del fotogramma?
Poi, Barthes: l’haiku dà l’impressione, non è la certezza, che ciò che è enunciato ha avuto luogo, assolutamente contingente.
Il contro-fumetto di Pava, che noema ha? 
C’è un fatto e la sua abolizione? Vi sembra che Franz Mensch sia obbligato a dire tutto, e quella zoccola di Madame de Saint’Ange dentro quale manifestazione dell’essere la ficchiamo?
Posta nel suo bordello in quanto “Gloria” vi pare che possa essere come la foto obbligata a dire tutto? O a dare tutto?

Giancarlo Pavanello 
le avventure di Franz 
Mensch
[svestire gli ignudi]
la nuova spilla
di un’amica di
Madame de Saint’Ange
:
pag.37
dado tutto bianco 2017.



(...)pag.38
(...)pag.39


2. C’era una sua amica e quella spilla, nel mondo immondo[ii]: →“più osservo la realtà e più osservo i dettagli del mondo immondo…più resto impietrita”: ˃Me la vedo come l’aoristo, passato semplice, definito, come figura potrebbe divenire una controfigura di una mia Aurélia Steiner[iii], che, anche lei, non è obbligata a dire tutto, quindi non è come una foto, dice solo quel che gli fece dire nel mondo immondo, 2017, l’autore, nella stessa forma breve di una foto.
Più la osservo, più mi fa pensare a un’Aurélia Steiner, sarà che con quegli occhi, più ha guardato la realtà più adesso mi sta guardando, più resta impietrita come un’Aurélia Steiner, e perché mai?
Sarà che a me pare che sia dentro il noema della foto: →la guardo, penso: ◊“E’ impietrita nell’È stato”, in quello stesso mondo immondo, avrà desideri di ellissi e litoti come i miei, la metterò in un mio piacere singolare[iv]?
Esce dal bordello di Madame de Saint’Ange e viene a farsi nel mio piacere singolare con tutto quel noema in cui si è impietrita?
Il tempo dell’haiku, invece, è il perfetto.
Con la nuova spilla
fu reale il mondo immondo
così restò Aurélia Steiner

Cosa è sollevato, il mondo o il reale?
Lo sguardo o il naso di quella figura?
Cosa è stata a casa di Madame ?
Pietra del linguaggio o della carne, con quale pulsione di Leopold Szondi?
Ha il tocco-spilla, o il punctumo, forse, semplicemente è →la sollecitazione della pietrae sicuramente agli occhi del poeta attraversa un mondo, anche quel mondo immondo, e, cazzo, allora sì che gli si pietrifica come analemma esponenziale del suo oggetto “a”!

3. Le amiche di Madame de Saint’Ange e questi sono i prezzi di mercato per le 4 parti anatomiche[v]:
Un'amica di Madame
de Saint'Ange
©carlo pava

la co-presenza[vi] delle parti femminili e del feticismo, l’importante è che non vi siano congiunzioni, e si possa però trovare un legame istantaneo, e tuttavia separato: niente logica→piede, pezzo di culo, testa, mano con penna o pennello, e poi: un vuoto, una ellissi, una falsa connotazione, di lei si dirà: uccisa dal linguaggio, mano su mano, chiodo, croce, crocifissione, la sensazione di sorpresa, e all’improvviso il falso aoristo, e figurati il perfetto dell’haiku, e adesso che cosa vi racconto?



8^ tavola
MdS al collezionista
©carlo pava
4. Da qualche parte, c’è pronta un’ottava tavola: 
Madame de Saint’Ange →al collezionista:

“il nostro pezzo più costoso:
un poveraccio che abbiamo pagato
per crocifiggerlo: si è immolato
per aiutare la sua famiglia molto indigente”,
 →due calici di Martini rosso o sangue,
il cartellino: 350.000.

5. Forse, questa amica della nuova spilla sarà l’amica di Isottae se fosse un’Aurélia Steiner, a casa di Madame de Saint’Ange con Isotta, tutt’e due nel piacere singolare di Franz Mensch, addirittura insieme a Madame:
Isotta, con la pulsione “s[vii], bisogno di aggressività e di ratto, per via dell’erotismo sadico: →in sintomatologia sta tra sadomasochismo e feticismo, tra spirito realista e spirito di distruzione,  colonizzatrice e cacciatrice, boscaiola e taglialegna, anche carrettiera e domatrice;
l’amica impietrita, dentro la pulsione “e” dell’erotismo uretrale e la sua etica ambulatoriale: buona, dolce, aviatrice e ferroviera, anche pompiera e igienista;
Madame de Saint’Ange è quella dell’erotismo anale, con la sua pulsione “d”,
che è quella del bisogno di acquisizione e di trasformazione:
persevera e colleziona: è infedele, è prodigale, manca di misura, e al contrario, per via della paratassi, tra economia e avarizia, antiquaria e guardiana del museo e del bordello, collezionista d’arte e feticista, banchiera del (-phi), ma anche netturbina buona per l’economia politica; →la sintomatologia: dall’assenza di freno, sempre in depressionetutta nel feticismo fino al furto.

©carlo pava

6. Isotta, nella pulsione “s”, potrebbe essere di volta in volta rapita da un macellaio, o uno scalpellino, un coltellinaio, un taglialegna, se non uno scultore o un ginnasta, un cacciatore, così come è stata rapita dai cacciatori di teste metropolitani.
Il suo erotismo sadico  congiunge autoconservazione e dono di sé.
L’amica di Isotta, mettiamo che sia una Aurélia Steiner come quella impietrita→ nel controfumetto di Pava, è quindi a trazione uretrale, per via della pulsione di sorpresa, difatti ben presto ci si avvede che è una accumulatrice di affetti brutali: collera, odio, rabbia, desiderio di vendetta, invidia, gelosia.
Di conseguenza, sostituisce Isotta con Franz Mensch alias Tristano, è una questione etica e del rombo di Lacan, difatti nel bordello di Madame de Saint-Ange era ed è nei piaceri singolari di personaggi con ruoli esplosivi, sacerdotali e ambulatoriali(autisti, aviatori, ferrovieri, tassinari, mezzofondisti, ostacolisti caduti sull’ultimo ostacolo o il penultimo comeSusanna Kallur, ecc.).

tavola casa giardino
Madame de S
7. Madame de Saint’Ange , la bordellista a pulsione “d” è come se avesse deposto il linguaggio, nel senso che fa a pulsione anale, depone, pone, e quindi impone o fabbrica, produceè la fautrice dell’economia politica, se andiamo a vedere, lei entra nei piaceri singolari di soggetti che vanno dal banchiere al netturbino, dal gastroenterologo all’antiquario, dal guardiano di museo al collezionista d’arte, dal pittore iperreale al venditore dei cataloghi di artisti sconosciuti dell’arte povera.
Fa nodi al reale e al (-phi) dei frequentatori e dei semplici visitatori della sua Heimlich-House.

8. Nel noema, tra foto e haiku, così potrebbe rendersi affidabile e produrre l’effetto dell’ “È stato”, l’amica di Isotta, che ha tratti, o è esattamente l’opposto, di quell’amica di Madame de Saint’Ange del cosiddetto “mondo immondo”:
Sta nell’aoristo uretrale Aurélia
Si pone all’occhio di Franz
Nel nageur-tipo Maison Lejaby

! v.s.gaudio


[i] Roland Barthes, Incontro del 17 febbraio 1979R.B. La préparation du roman, I. Notes de cours et de sèminaires au Collège de France 1978-1979, Éditons du Seuil 2003.
[ii] Giancarlo Pavanello, le avventure di Franz Mensch[svestire gli ignudi]→la nuova spilla di un’amica di Madame de Saint’Ange: pag.37,38,39,dado tutto bianco 2017.
[iii] Aurélia Steiner, personaggio di Marguerite Duras,  è diventata in questo XXI secolo  un attante di V.S.Gaudio: vedi la Collezione Aurélia Steiner, in edizione speciale, numerata e firmata dall’autore, Uh-Book.I libri di Uh Magazine.
[iv] Cfr. Harry Mathews, Singular Pleasures, POL éditeur 1983; trad.it. Es 1993.
[v] Dal seguito, ancora incompiuto, di Madame de Saint’Ange, Franz Mensch e Isotta: qui pubblichiamo alcune tavole di Giancarlo Pavanello  Carlo Pava, tratte da sequenze di cui abbiamo i titoli e i relativi frontespizi.
[vi] Cfr. sempre Barthes, in quell’Incontro del 17 febbraio 1979, di cui alla nota 1.
[vii] Leopold Szondi, La teoria pulsionale, in: L.S., Introduction à l’analyse du destin, Editions Nauwelaerts, Louvain 1972; trad.it. Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma 1975.




Madame de Saint'Ange
"L'età di MdS: intorno ai 40 anni.Ma può apparire sia come una vamp trentenne sia come una donna più matura
a seconda delle occasioni e dellecircostanze(...)Le sue attività professionali(...): proprietaria di una galleria d'arte di punta
e tenutaria di un bordello di lusso, ministro e amministratrice di una rete di fondazioni onlus":
G. Pavanello, le avventure di Franz Mensch, dado tutto bianco 2017: pag.5 e pag.4